Se fino a ieri avevi un bambino affettuoso, che ascoltava e ti seguiva tranquillamente- e oggi ti trovi con un alieno in casa, se non riconosci più tu* figli* , se ti senti in un ciclone di emozioni contrastanti tra paura e felicità, tra allegria e tristezza, tra effervescenza e solitudine…e questo ti porta ad essere spesso frustrato, ti fa sentire disorientato, arrabbiato, pensi di non contare più nella vita dei figli e non sai più come comportarti…
…devi trovare il modo per sopravvivere al ciclone dell’adolescenza, ma soprattutto per non dimenticare il tuo obiettivo: crescere tuo figlio sereno e felice…
Piano piano, giorno dopo giorno, li riconosci sempre meno. I ragazzi e le ragazze quando entrano in adolescenza , non sembrano più gli stessi.
Reagiscono in modo completamente diverso dal solito, in modo più distaccato. Ci appaiono troppo tristi, troppo allegri, troppo solitari, isolati e in altri momenti fin troppo disponibili.
Il distacco è iniziato e aumenterà sempre di più, fino a divenire irreversibile
Questo distaccato è normale, perché è dovuto in parte ai cambiamenti ormonali, in parte ai nuovi circuiti cerebrali che regolano le emozioni e gli impulsi. Gli imprevisti momenti di eccitazione, di rabbia e di opposizione, le oscillazioni continue dell’umore, le reazioni fuori misura ne sono la prova. Ma al di là della tua comprensione di cosa sta dietro…il tuo ruolo educativo, giustamente, deve continuare.
Quindi, dentro tutto questo ciclone, come si sopravvive?
Come primo aspetto devi sapere che anche tu come genitore, subisci trasformazioni importanti: da una parte devi fare i primi bilanci della propria vita, dall’altra devi canalizzare la tua energia per far passare ai tuoi figli il meglio per sopravvivere non si può lavorare solo sul rapporto genitori-figli, ma anche sul rapporto fra te e te, e sulle relazioni fra tutti i membri della famiglia.
Secondo aspetto, devi sapere che gli adolescenti non sono disposti a riconoscere quello che ricevono; possono diventare implacabili nel cogliere i tuoi difetti e le tue vulnerabilità.
Per sopravvivere devi diventare più sicuro in te e dare più valore al tuo ruolo genitoriale.
Terzo aspetto, sappi che gli Adolescenti avrebbero bisogno di confrontarsi con adulti più stabili, convinti delle proprie idee.
Per sopravvivere devi far valere il proprio punto di vista,i giovani imparano a riconoscere i propri limiti e a trovare una coerenza personale.
Come quarto aspetto, se agisci con l’obiettivo di evitare le tue ansie e preoccupazioni, rischi di fallire perché i tuoi atteggiamenti saranno di controllo continuo e questo agli adolescenti non piace, oppure diventerai il loro confidente, ma questo indebolisce il tuo ruolo.
Per sopravvivere , sappi che i ragazzi hanno bisogno dell’autorevolezza dei genitori, perché sono fragili e avere limiti chiari è rassicurante.
Come quinto aspetto, se vuoi essere popolare con i figli è perché hai bisogno della loro approvazione per sentirti adeguato, quasi dovessi sentirti confermato nel tuo ruolo genitoriale.
Per sopravvivere, ribadisco che gli adolescenti non hanno bisogno di genitori-amici, bensì di figure di riferimento che non abbiano paura di entrare in conflitto con loro.
Come vedi, sopravvivere al ciclone dell’adolescenza riguarda molto te stesso e il tuo ruolo genitoriale che passa attraverso il tuo essere.
Con gli adolescenti non è tanto dare sicurezza, quanto essere sicuri, fermi, autorevoli.
E ancora prima di pensare come fare per creare un rapporto di fiducia e complicità con tu* figli* , come fare per crescerli sereni e felici…
…pensa che il tuo modo di essere è così importare, che un lavoro profondo e duraturo , inizia con te e da te.
Nel mio percorso dedicato ai genitori di figli adolescenti, inizio questo viaggio con il genitore per aiutarlo a diventare più sicuro in se stesso, più autorevole nel suo ruolo, più fermo. Il rapporto genitori-figli cambia di conseguenza, in modo fluido, creando nuovi spazi. In questo nuovo spazio , si possono mettere in pratica tecniche e strumenti utili nell’educazione, ma solo con una base solida
Quella base solida sei tu.